Ponteggi – PIMUS, POS e gli altri: cosa sono e perché servono?

GBM produce e vende ponteggi certificati. Cosa sono e come si ottengono PIMUS, POS, PSC e DVR? Ecco tutte le risposte.

EIN ANGEBOT ONLINE ANFORDERN

Le sigle: cosa significano?

Le attività lavorative in un cantiere edile sono oggetto di norme rigorose: GBM ti fornisce una guida ai principali documenti per la sicurezza.

Chiunque abbia messo piede in un cantiere sa che garantire la sicurezza di chi vi lavora è fondamentale. Le norme che la regolamentano sono approfondite e diversificate negli aspetti tecnici. E non esiste un modello unico standard valido in ogni caso. Per questo facciamo maggiore chiarezza sui moduli relativi alla sicurezza nel cantiere.

I moduli fondamentali nella stesura della documentazione relativa alla sicurezza del cantiere sono quattro, due dei quali a carattere generico e due più specifici. Ognuno di essi è caratterizzato da una abbreviazione:

  • DVR: Documento di Valutazione dei Rischi. È un documento omnicomprensivo dei rischi presenti in un'azienda, e quindi, essendo di vasta entità, tutti i dati del cantiere sono solo una sezione del documento. Deve essere redatto dal datore di lavoro e contenere ogni procedura necessaria alla realizzazione delle singole misure di sicurezza e di chi deve realizzarle.
  • PSC: Piano di Sicurezza e Coordinamento. Va redatto dal coordinatore della progettazione ed esecuzione di un'opera e deve descrivere le fasi operative che andranno svolte nel cantiere, nonché comprendere tutte le misure per ridurre, prevenire ed eliminare ogni rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori. I contenuti minimi del PSC sono descritti e regolamentati dal D.Lgs. 81/08 nell'allegato XVI.
  • POS: Piano Operativo di Sicurezza. Va redatto dal datore di lavoro prima dell'inizio dell'attività lavorativa in un cantiere. Il documento deve contenere tutte le misure e contromisure da adottare per garantire la sicurezza nel cantiere, e i contenuti minimi del POS sono descritti e regolamentati dal D.Lgs. 81/08 nell'allegato XV.
  • PiMUS: Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi. Va redatto dal datore di lavoro OGNI VOLTA CHE in un cantiere viene allestito un ponteggio metallico fisso, e va accompagnato dal libretto di autorizzazione ministeriale del ponteggio stesso. Se i ponteggi presenti vengono integrati con pezzi speciali, o montati in modo difforme dal libretto ministeriale, o superano i 20 metri di altezza, si rende necessario anche il progetto strutturale del ponteggio con firma da parte di Architetto o Ingegnere abilitato alla professione. Il D.Lgs. 81/08 ha definito la struttura del PiMUS nei commi 131-138, e i contenuti minimi del PiMUS sono descritti e regolamentati nell'allegato XXII.

Una volta chiarito nel dettaglio il significato e le specifiche di ciascun documento, le domande che sorgono sono normalmente: data la presenza di diversi documenti tutti incentrati sullo stesso tema (la sicurezza) quali moduli deve produrre il responsabile del cantiere, cosa deve compilare, e chi deve firmare cosa?

Il DVR dovrebbe essere già presente all'interno di un'azienda precedentemente alla realizzazione di un nuovo cantiere; il PSC va fatto redigere e firmare dal tecnico progettista; mentre il POS e il PiMUS sono a carico del datore di lavoro ed è su di essi che ci concentreremo ora.

POS e PiMUS: che differenza c'è?

I due documenti sono simili ma hanno scopi differenti e si diversificano essenzialmente per le loro competenze.

Il POS va predisposto da ogni ditta che effettua dei lavori all'interno di un cantiere (la discriminante, come specificato nell'art. 96 comma 1-bis, è che il POS “non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature” - e quindi ogni lavoro che non si limita alla semplice fornitura lo necessita) e deve contenere informazioni non solo relative ad ogni materiale e struttura utilizzati, ma anche le descrizioni di compiti assegnati ad ogni lavoratore e dei turni di lavoro, nonché le misure protettive utilizzate in relazione ai rischi di lavoro in cantiere.

Il PiMUS è invece un documento che si occupa unicamente dell'attrezzatura del ponteggio, e contestualmente ai documenti già preesistenti (come il libretto del ponteggio) completa la modulistica sull'opera provvisionale; per ogni ponteggio esistente in un cantiere va compilato un PiMUS specifico. Il PiMUS deve essere il punto di riferimento, quindi conosciuto e consultabile, non soltanto da chi fisicamente opera nel montaggio, utilizzo e smontaggio del ponteggio, ma anche da ogni membro del personale che per qualsiasi ragione lo dovessero utilizzare nel corso dell'esecuzione del lavoro.

POS: cosa deve includere?

Secondo il testo integrale del Decreto Legislativo n° 81 del 9 aprile 2008 (http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2008/04/30/008G0104/sgI), e più specificamente dell'allegato XV che regolamenta il POS, ecco i requisiti minimi da inserire nella compilazione di un POS:

  • 1. I dati dell'impresa esecutrice:
    a. il nominativo del datore di lavoro, indirizzi e riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
    b. L'attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
    c. i nominativi delle figure coinvolte nella sicurezza, ossia l'RLS, gli addetti al primo soccorso e gli addetti alla gestione delle emergenze e prevenzione antincendio
    d. ove previsto, il nominativo del medico competente;
    e. il nominativo dell'RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione);
    f. il nominativo del direttore tecnico del cantiere;
    g. il numero dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi.
  • 2. Le specifiche mansioni per la sicurezza svolte in cantiere;
  • 3. La descrizione di:
    a. attività di cantiere;
    b. modalità organizzative;
    c. turni di lavoro.
  • 4. L'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
  • 5. L'elenco delle sostanze e dei preparati pericolosi;
  • 6. L'esito della valutazione del rischio rumore;
  • 7. L'individuazione di misure preventive e protettive, integrative rispetto a quanto contenuto nel PSC (se e quando previsto), adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
  • 8. Le procedure complementari richieste, se e quando previsto, dal PSC;
  • 9. L'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori del cantiere;
  • 10. La documentazione riguardante l'informazione e la formazione dei lavoratori che operano in cantiere.

PiMUS: cosa deve contenere?

Secondo il testo integrale del Decreto Legislativo n° 81 del 9 aprile 2008 (http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2008/04/30/008G0104/sgI) e più specificamente dei commi 131-138, degli allegati XXII (che regolamenta il PiMUS) e XIX (che regolamenta le verifiche di sicurezza da effettuare sui ponteggi), ecco i requisiti minimi da includere nella compilazione di un PiMUS:

  • 1. Dati identificativi del luogo di lavoro;
  • 2. Identificazione del datore di lavoro che procederà alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio;
  • 3. Identificazione della squadra di lavoratori, compreso il preposto, addetti alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio;
  • 4. Identificazione del ponteggio;
  • 5. Disegno esecutivo del ponteggio dal quale risultino:
    a. generalità e firma del progettista;
    b. sovraccarichi massimi per metro di impalcato (necessario per ponteggi superiori ai 20 metri d'altezza e/o utilizzi fuori schema);
    c. indicazione degli appoggi e degli ancoraggi (necessario per ponteggi superiori ai 20 metri d'altezza e/o utilizzi fuori schema).
  • 6. Progetto del ponteggio (necessario per ponteggi superiori ai 20 metri d'altezza e/o utilizzi fuori schema);
  • 7. Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio:
    a. planimetria delle zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del ponteggio, inclusiva di: delimitazione, viabilità, segnaletica;
    b. modalità di verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio (tra cui portata della superficie, omogeneità, ripartizione del carico, elementi di appoggio);
    c. modalità di tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalità, livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato di servizio) e opera servita;
    d. descrizione dei DPI (Dispositivi di protezione individuale) utilizzati nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalità di uso, inclusiva dell'eventuale sistema di arresto caduta utilizzato e dei relativi punti di ancoraggio;
    e. descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalità di installazione ed uso;
    f. misure di sicurezza da adottare in presenza di linee elettriche aeree nude in tensione;
    g. tipo e modalità di realizzazione degli ancoraggi;
    h. misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche che incidano sulla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori;
    i. misure di sicurezza da adottare per l'eventuale caduta di materiali e oggetti.
  • 8. Illustrazione delle modalità di montaggio, trasformazione e smontaggio. Devono essere riportate le sequenze nel dettaglio, includendo le regole da applicare durante tali operazioni con l'ausilio di elaborati grafici quali schemi, disegni e immagini fotografiche;
  • 9. Descrizione delle regole vigenti durante l'uso del ponteggio;
  • 10. Verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante l'uso.

Vuoi maggiori informazioni su PIMUS, POS o libretti del ponteggio? Cerchi ponteggi certificati, a norma e sicuri per la tua azienda?

Contattaci

Ultimo aggiornamento:

News

GBM's shipbuilding scaffoldings

GBM's shipbuilding scaffoldings

Shipyards are complex and demanding environments, requiring specialised solutions such as GBM's shipbuilding scaffolding.
ZUR ABSTÜTZUNG EINER SCHALUNG ERFORDERLICHE BAUSTÜTZEN: LEITFADEN FÜR DIE ERMITTLUNG DER ABSTÄNDE, KLASSEN UND MENGEN

ZUR ABSTÜTZUNG EINER SCHALUNG ERFORDERLICHE BAUSTÜTZEN: LEITFADEN FÜR DIE ERMITTLUNG DER ABSTÄNDE, KLASSEN UND MENGEN

In welchem Abstand müssen die Baustützen zur Abstützung einer Schalung aufgestellt werden? Welcher Klasse müssen die Baustützen angehören? Wie viele Baustützen werden für eine ordnungsgemäße Abstützung benötigt? Fragen, die alles andere als banal sind. Mit diesem Leitfaden möchten wir Ihnen helfen, die richtigen Antworten zu finden.
Multidirektionales system GBM, zulassung nach EN 17067:2013

Multidirektionales system GBM, zulassung nach EN 17067:2013

Die ideale Lösung für die Planung und Konstruktion komplexer Gerüste

News

Mehr als 100 Zubehöre für Stützen, Gerüste, Kupplungen, Schalungen und Behälter

Kontakt: Informationen, Preise und Angebote

Möchten Sie mehr Informationen über GBM Produkte erhalten? Fragen Sie uns alles, was Sie möchten!